I temi: Europa sociale / Spreco del territorio / Vite e lavori delle donne. L'intervista: Susanna Camusso
Con questo decimo numero iniziamo ad introdurre alcuni cambiamenti nella rivista.
In primo luogo abbiamo pensato di moltiplicare i fuochi di attenzione: non più “il tema in discussione”, bensì più questioni e più terreni di confronto e di riflessione. Ci pare, questo, un modo per evitare un pericolo sempre presente in una rivista, vale a dire quello di trasformarne una parte rilevante in una sorta di piccolo volume monografico. Come potrete vedere già in questo numero, infatti, si alterneranno vari temi (l’Europa, il territorio, la vita e il lavoro delle donne): il primo sarà basato su un articolo e vari commenti al pezzo; gli altri verranno approfonditi grazie ad una serie di interventi e contributi.
Una seconda variazione, forse più una questione di tono e di sfumature che non di sostanza strutturale, concerne la necessità che sentiamo, in una fase di profonda crisi quale quella attuale, di non interpretare il quadro generale (nazionale e internazionale) come lo sfondo di un primo piano costituito dalla dimensione regionale. Per questo, più Italia, più Europa, più mondo.
Infine, ci stiamo impegnando a fare in modo che la presenza del sindacato e delle sue varie voci all’interno della rivista emerga con ancora maggiore evidenza.
Tali cambiamenti si inseriscono in un percorso che prevede anche il rinnovamento della casa editrice che ci pubblica all’interno di un progetto culturale che tende a valorizzare il lavoro come motore di cultura.
Tra le novità segnaliamo infine la presenza di nuovi linguaggi, come quello fotografico e non solo, che ospiteremo a partire da questo numero.