Autori | AA.VV. |
Introduzione di | Stefania Pellegrini |
Pubblicato nel | 2022 |
Pagine | 144 |
ISBN | 9788897992516 |
Uscita | 29 settembre 2022 |
Distribuzione | Messaggerie |
Tipo | Libro |
Temi | Lavoro , Sindacato , Politica , Cultura , Economia |
Anno | 2022 |
Il secondo rapporto dell’associazione LAW – “Legalità e Diritti al Lavoro”, mette al centro “il lavoratore in catene”.
Le diverse storie narrate ci offrono uno spaccato esemplare delle degenerazioni del mercato del lavoro. Migranti a cui sono negati i diritti alla salute e alla sicurezza; illecite esternalizzazioni di mano d’opera in materia di appalti; truffe finalizzate alle costituzioni di cooperative fasulle per abbattere i costi, eludere i controlli, trasferire le responsabilità.
“Rompiamo le catene” significa prendere atto che dalla logistica all’edilizia, dalla sanità all’agroalimentare, la vulnerabilità e la ricattabilità dei lavoratori diventano condizione per acquisire vantaggi impropri. Diretta conseguenza di strategie imprenditoriali finalizzate esclusivamente all’aumento del fatturato e dei profitti. Anche nella civile ed avanzata Emilia-Romagna; anche, se non di più, dopo la diffusione del Covid.
Storie raccontate da uomini e donne attivi “sul campo”: sindacalisti, professori universitari, giornalisti, amministratori pubblici, avvocati e magistrati. Che illustrano le nuove frontiere dello sfruttamento lavorativo all’ombra delle multinazionali; il caporalato estremo con 70 ore settimanali di lavoro per 50 euro al mese; i dieci anni di attività illecite e falsificazioni nel settore carni in Emilia Romagna; i rischi della catena di appalti al ribasso anche in comparti delicati come l’assistenza sanitaria. Che indicano strade e strumenti per l’indispensabile contrasto.
Il rapporto analizza i fenomeni partendo dal rigore dei dati e dall’analisi della loro evoluzione, con l’obbiettivo di fornire strumenti utili alla contrattazione collettiva e alla divulgazione di conoscenze e diritti.
Trent’anni fa le stragi di Capaci e via d’Amelio con la morte di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, quarant’anni fa l’uccisione di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Alla riflessione storica su quegli eventi e sul filo rosso che unisce le mafie di allora alla mafia economica moderna, che imperversa anche in Emilia-Romagna, sono dedicati nella seconda parte del rapporto i contributi di importanti magistrati.
Poi un forum di idee a confronto (i magistrati Gian Carlo Caselli e Libero Mancuso, i membri della direzione di Law prof.ssa Stefania Pellegrini e avv. Gian Andrea Ronchi) sulla tanto discussa normativa antimafia e sul tema dell’ergastolo ostativo. Da una parte l’efficacia delle norme di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, dall’altra il diritto inalienabile di ogni persona all’umanità dei trattamenti.
Chiude il Rapporto n.1 di LAW una riflessione del Segretario Confederale CGIL Giuseppe Massafra sul difficile dialogo tra legalità e giustizia, a partire dal caso del processo al sindaco Mimmo Lucano e al suo modello di governo dell’accoglienza dei migranti.
Autori |
Paride Amanti, Segretario regionale Cgil Emilia-Romagna; Paolo Bonacini, giornalista, direzione scientifica di LAW; Valerio Bondi, Segretario regionale Flai Cgil Emilia-Romagna; Gian Carlo Caselli, magistrato, presidente onorario di Libera; Stefania Di Buccio, avvocato, docente nel Master su "Gestione e riutilizzo dei beni confiscati. Pio La Torre", Università di Bologna; Alessio Festi, responsabile Dipartimento legalità e sicurezza, Cgil Emilia Romagna. Direzione scientifica di LAW; Luigi Giove, Segretario confederale Cgil nazionale; Bruno Laudi, avvocato giuslavorista, legale fiduciario della Cgil di Bologna; Libero Mancuso, magistrato, Presidente onorario di LAW; Giuseppe Massafra, Segretario confederale Cgil nazionale; Antonio Mattioli, responsabile Dipartimento Politiche contrattuali Cgil Emilia-Romagna; Mariaelena Mililli, vicesindaco di Maranello, coordinatrice per la regione Emilia-Romagna di Avviso Pubblico; Stefania Pellegrini, Professore ordinario di Sociologia del diritto, Università di Bologna, Direzione e coordinamento di LAW; Cesare Pizzolla, coordinatore Cgil nel distretto di Sassuolo; Gian Andrea Ronchi, avvocato difensore delle Camere del Lavoro di Modena e Reggio Emilia nel processo Aemilia e in diversi altri processi alla criminalità organizzata; Franco Zavatti, già coordinatore Legalità e Sicurezza per la Cgil Emilia-Romagna, premio Pio La Torre per la legalità (2019). |